giovedì 26 febbraio 2015
Ipocrita è chi l'ipocrita fa...
Quest'uomo, paralizzato dalla vita in giù, è tornato a deambulare con l'ausilio di alcuni supporti a seguito di un trapianto di cellule olfattive inserite nel midollo spinale lesionato.
Larry Hester ha vissuto per 33 anni nel buio, oggi con l'ausilio di un occhio bionico può nuovamente distinguere luci ed ombre, ed in futuro col miglioramento degli strumenti si pensa di riuscire a dare nuovamente la vista a questi pazienti.
Notizia di questi giorni il primo trapianto di bacino, lo hanno salvato da un osteosarcoma incurabile.
Non è un segreto, per quanti mi conoscono, il mio essere a favore della sperimentazione animale.
Posizione scomoda da manifestare perchè, come alla maggior parte delle persone, anche a me piacciono gli animali.
Per quanto possano poi piacere i ratti che rappresentano l'87% circa degli animali usati per la sperimentazione.
Nessuno riflette su quanti topi vengono sterminati per tenere le nostre città libere da questi animali, ma tutti sono pronti ad urlare allo scandalo e a manifestare il loro sdegno per l'orrenda pratica della vivisezione (illegale da molti anni), termine che viene usato impropriamente dalle aziende animaliste per ottenere consensi e donazioni e continuare ad avere i fondi necessari a comprare isole nei paradisi fiscali all'estero.
Sono stata tacciata di ipocrisia perchè ho 3 gatti e dico di amarli e allo stesso tempo sono a favore della sperimentazione animale.
Chi mi ha detto questo? Conoscenti per lo più, qualche amico (ora declassato a conoscente!) fino ad arrivare ad alcuni parenti.
Alcune di queste persone sono vive e scriventi/parlanti grazie ad interventi chirurgici o farmaci salvavita. Tutte indiscriminatamente invece ammettono di prendere farmaci al bisogno se malate o di far uso di anestesia dal dentista o di prendere antidolorifici se necessario.
Ragazzi... da dove pensate arrivino queste mirabolanti invenzioni farmacologiche?
Dagli esperimenti in vitro? Dalla borsa di Mary Poppins? E' stata la fata turchina della Disney?
Usano i prodotti della vivisezione (come la chiamano loro) ma sono contro la sperimentazione.
Penso che sarebbe bello vivere con la testa sotto la sabbia; prendere le medicine di cui posso aver bisogno, fare esami e controlli medici e protestare al tempo stesso contro i ricercatori "assassini" dei laboratori che, nel frattempo che io conduco la mia ipocrita esistenza sentendomi "buona" e dalla parte di creature indifese, continuano a studiare nuovi metodi per salvare vite umane ed animali.
Eh sì perchè anche i miei 3 gatti hanno beneficiato dei risultati della sperimentazione animale, la sterilizzazione, i farmaci, hanno fatto ecografie, lastre, esami del sangue e delle feci... sono in salute anche grazie a questo.
La cosa preoccupante a mio avviso non sono tanto i giudizi che subisco con la mia scelta dichiarata, quelli si affrontano con una sana chiacchierata a volte o con un vaffanculo ai più... la cosa che mi preoccupa è la disinformazione creata dalle aziende animaliste (con i bilanci che hanno non riesco a chiamarle associazioni), gli slogan, le foto decontestualizzate e messe online al solo scopo di inorridire, i servizi "giornalistici" di parte tagliati e montati per creare sdegno. I media che usano per far arrivare questi messaggi sono quelli di massa, dalla televisione, alle radio, alle pubblicità su larga scala ai social network. E l'utente medio non spende un secondo della propria esistenza per capire se l'immagine che sta guardando corrisponde veramente a quello per cui la spacciano.
Sfido chiunque utilizzi Facebook a non aver mai visto il coniglio con la scabbia spacciato per esperimenti della l'Oréal:
L'utente medio non indaga, abbocca. L'utente medio non legge (o se legge preferisce documentarsi su siti che portano avanti le sue convinzioni e non quelle opposte al suo pensiero).
Questa disinformazione sta causando conseguenze in Italia, vengono approvate leggi più restrittive rispetto ai parametri europei (già severi) che impediscono ai nostri ricercatori di lavorare come dovrebbero.
Le conseguenze per la ricerca e lo sviluppo delle cure non interessano alle aziende animaliste che nel frattempo esultano e si arricchiscono.
Ma a pagare il prezzo di questa ipocrisia di massa sono i malati, quelli che aspettano che venga scoperta una cura e che purtroppo spesso attendono invano.
Pensate a Caterina Simonsen, minacciata di morte per aver espresso il suo sì alla sperimentazione animale.
Le persone che la minacciano vorrei vederle, nel quotidiano, quando un forte mal di testa fa capolino, quando vanno dal dentista per una carie e rifiutano l'anestesia (perchè dovrebbero). Senza pensare per forza a cose più gravi.
Queste persone per essere coerenti dovrebbero rifiutare la tessera sanitaria, dire di no ad ogni tipo di cura che non sia di tipo naturale e non sperimentata.
Invece son tutti contro la sperimentazione se i malati sono gli altri.
Sono tutti contro la sperimentazione perchè sanno che verranno curati e soccorsi se capiterà loro qualcosa.
"We're living in the era of smart phones and stupid people." - cit. Anonimo
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